BIR, HIMACHAL PRADESH — Dall'incontro di Zero Waste Himalaya Network tenutosi nell'aprile 2025 è emersa una cruda realtà ambientale: i dati hanno rivelato che oltre l'80% dei rifiuti di plastica nella regione himalayana, sensibile all'ambiente, è legato agli imballaggi monouso per alimenti e bevande.
Dal 2018, The Himalayan Cleanup (THC) ha condotto audit sui rifiuti di plastica o audit di marchi dal Jammu e Kashmir all'Arunachal Pradesh, per raccogliere dati sui principali inquinatori aziendali nella regione montuosa. Quest'anno, organizzazioni provenienti da Nepal e Bhutan hanno aderito alla campagna. Quest'anno, THC si è conclusa con un workshop di tre giorni a Bir, nell'Himachal Pradesh, che ha riunito 48 partecipanti in rappresentanza di 27 organizzazioni desiderose di affrontare la crescente crisi dei rifiuti che minaccia il fragile ecosistema himalayano. L'incontro è stato supportato da GAIA-Asia Pacific e Break Free From Plastic (BFFP), reti globali impegnate a porre fine all'inquinamento da plastica promuovendo soluzioni concrete.
I principali risultati della campagna di pulizia dell'Himalaya 2024 includono:
- L'80% dei rifiuti proviene da imballaggi monouso per alimenti e bevande
- Il 70% della plastica raccolta non è riciclabile e non ha valore di mercato
- Le attuali politiche non riescono ad affrontare le sfide uniche degli ecosistemi montani
Negli ultimi sei anni, i dati hanno indicato che la crisi dei rifiuti dell’Himalaya è fondamentalmente un problema di produzione e sistemi piuttosto che un difetto nella gestione dei rifiuti post-consumo. Mentre il ruolo del cambiamento comportamentale individuale è stato riconosciuto e sottolineato, la necessità di interventi sistemici a livello politico e un cambiamento di paradigma lontano dai sistemi centralizzati di estrazione dei rifiuti è stato considerato critico.
I partecipanti hanno individuato la necessità critica di far rispettare la responsabilità dei produttori nelle regioni montane e hanno chiesto un cambiamento di paradigma, abbandonando i sistemi centralizzati di estrazione dei rifiuti e puntando su soluzioni basate sulle realtà locali e sulla saggezza tradizionale.
Per affrontare al meglio la crisi dei rifiuti dell'Himalaya e istituzionalizzare la piattaforma Zero Waste Himalaya, Alleanza Himalaya Zero Waste L'Alleanza chiederà politiche attente alle aree montane, una maggiore allocazione delle risorse e un'attenzione urgente all'intersezione tra rifiuti, clima, sicurezza alimentare e biodiversità nella regione himalayana. Proseguirà inoltre la campagna annuale "Himalayan Cleanup", che di solito si svolge tra maggio e giugno, per raccogliere dati sul profilo dei rifiuti in tutta la regione himalayana.
L'incontro si è concluso con un rinnovato impegno da parte di tutti i partecipanti a costruire un'alleanza zero rifiuti, intersezionale e decentralizzata a livello regionale nell'Himalaya, ancorato alle realtà locali, alla saggezza tradizionale e alla solidarietà globale.
Elenco delle organizzazioni partecipanti: ONG Amyaa, Dhauladhar Cleaners, Liberatevi dalla plastica, Bhutan Ecological Society, Darjeeling Himalaya Initiative, Deer Park Institute, DLR-Prerna, Ecotourism & Conservation Society of Sikkim (ECOSS), GAIA Asia Pacific, Good Samaritan Foundation - Senapati, HECAF 360 - Nepal, Integrated Mountain Initiative, Khangchendzonga Conservation Committee (KCC), Living For Environment (LiFE), Little Green World, The Midway Journey, North East Waste Collective, Place of Possibilities, Dipartimento per lo sviluppo rurale - Governo del Sikkim, Samdrup Jongkhar Initiative, SaveTheHills, THANAL, The Green Circle, TIEEDI, Università del Kashmir, Waste Solutions Mizoram, Youth Mission for Clean River, YouthNet.
Per domande sui media, si prega di contattare:
Kapil Chhetri (membro di Zero Waste Himalaya) | 7003195036 | Kapilchettri0@gmail.com